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S

8

1A otto anni, invece, non ricordava più d’essere stato bambino. E credeva d’essere un adulto non cresciuto. Perché gli adulti crescono fino a una certa età, e quando s’illudono d’essere cresciuti troppo cominciano a invecchiare. Così, per questa loro superbia, pagano il prezzo della morte.

capi

tolo:

IL

CINESE

è il complice più vecchio.

IL

CINESE

Non parla il cinese perché a sette anni fu rapito da una coppia di birmani (padre e figlio) cui serviva qualcuno per lavorare la terra.(1)
PERCHÉ

IL

CINESE

è fatto a questo modo: dopo un anno non ricorda più quello che ha fatto, quello che sapeva.
COMUNQUE,

IL

CINESE,

di vecchi ne ha conosciuti pochi. Nelle campagne di Rangun, nelle savane sumatre e malesi, nelle giungle del Sarawak, si può morire di tutto, persino di noia. Talvolta si può morire di nostalgia. Ma di vecchiaia mai.
Nessuno mai che sia morto di
vecchiaia. (2)

I vecchi della Nantuna (famosi soltanto per essere vecchi) che gli avevano insegnato a pescare (professione che il cinese ha scordato l’anno successivo alla sua nuova professione) morivano sempre di qualcosa. Chi di cuore, chi di emorragia cerebrale, chi per un blocco renale. Tiravano gli ultimi sospiri senz’aria. Tre o quattro volte con gli occhi sbarrati, la bava alla bocca. E via. Ma di vecchiaia, proprio da dire:
“Quello è morto di vecchiaia”,

NESSUNO.



manuela.corti@passiopea.net













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