C’era, come si vede, uno stridio terminologico di fondo che, analizzato, non
dava chiavi di lettura ma nuove certezze impensabili. Fu in quell’occasione che
ci si persuase che un esercito può funzionare anche in uno stato democratico
(perché in nessun esercito funziona la democrazia) e che l’utilità dell’esercito
è valida sempre, pure col fato avverso (meglio però se dalla stessa parte).





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