... CHAPTER 9 ...
Il sadico fingeva di soffrire. Il generale dei Narcos fingeva di pensare. Il sadico fingeva di soffrire ma un pochino soffriva. Non per la faccia arcigna del generale dei Narcos. E nemmeno per la paura di essere torturato (la legge impediva la tortura in luoghi non idonei alla tortura, dove il pericolo di setticemie è grave e, soprattutto, senza l’autorizzazione del medico torturatore). La sua breve sofferenza era dovuta alla scomparsa del cinese, cioè all’ignoranza sulla sorte del cinese. E al fatto che il suo pensiero fosse distratto, a volte, dal dubbio della conoscenza. Dubbio che lo assaliva nei momenti d’incertezza, quando non c’era modo di provare altrimenti l’evolversi delle cose o quando le cose non venivano da sé. Perché se il sadico non rifiutava la speculazione (filosofica o economica che fosse) preferiva, da empirista, andare di persona laddove era possibile andare: in questa maniera (ne era certo) non avrebbe mai dovuto soffrire la probabile e sicura smentita dei fatti.
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© 1998 Gianni Actis Barone
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