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J.B. Actis nel 1996 pubblica con le ed. Baobab e inizia la produzione di video con cui partecipa a numerose rassegne di video-arte si ricordano: Fondazione Morra (Na), ElectronicArtCafÈ (TO), VeneziaPoesia, Immagina (SI), TecnÈ (BS), CortoMiraggi (PG), ParmaPoesia (PR), Immagine Leggera (PA) ecc.

videografia
CORI CANORI DALLA CAGNA DI NOC E ALTRI RESIDUI (Bologna, 1996)
VHS pal - 4' 44"

Da un testo scritto e recitato per la pubblicazione su audio cassetta della rivista sonora di poesia BAOBAB 27 (marzo 1996) Ë stato ricavato un video-non video. La parte visiva Ë ridotta ai minimi cambiamenti del cursore che si muove sul grafico delle onde sonore emesse dalla voce recitante del poeta (visualizzazione ottenuta con un campionamento al computer). Il suono si trasforma cosÏ in tautologica immagine di se stesso con un ciclo continuo e sinergico di spostamento sensoriale dall'orecchio all'occhio e viceversa.

video
Titoloblu Or MelÚ (Bologna, marzo 1997)
VHS pal - 2' 08"

Š una traccia. Il sospetto narrato e indifferente (enfatico ma indifferente) che si percepisce nell'evoluzione della trama. Una mano tempera le possibili parole che restano sotto il mucchio della Vicenda. Le orme sono senza contorno. Non c'Ë impronta digitale ma la traccia di un'impronta digitale. Vale a dire il significante Ë passato pi˜ volte, come l'omicida, sul luogo del delitto. Restano i segni dell'indefinito, di un gergo senza paternitý, di gesti che si ascoltano e non si possono leggere. Regno, questo, della parola e della memoria.

video
TRAGEDIA VEGETALE (Bologna, 1998)
VHS pal - 6' 30"

L'inquietudine del quotidiano si sublima nelle faccende quotidiane. La ripetizione, necessaria all'esistenza,, si ingigantisce fino ad assumere un ruolo che ne spiazza ogni altro. Il ruolo del personaggio che rigira tra le mani alcune patate, mentre guarda la TV, Ë quello dell'attesa. Attende che un altro personaggio, la moglie, compia il proprio ruolo di addetta alla cucina. Durante quest'attesa, e fino alla crisi finale, ogni altro pensiero, ogni oggetto, si trasforma nel terminale di quell'unica preoccupazione, di quella predominante attesa quotidiana. Tutto il Video accelera verso la ridefinizione del proprio ruolo, il quotidiano che diventa realtý necessaria, la realtý circostante che si vuota di significato, perchÈ ciÚ che conta nella vita, pare dire il personaggio, Ë una continua cadenza, priva di intervalli, dove il tempo, individuale e oggettivo, viene scandito dai grandi ritmi della fisiologia. Attorno non si crea vuoto, perchÈ quei ritmi ne riempiono ogni spiraglio. E non c'Ë via d'uscita perchÈ non solo la fisiologia non lo consente ma la mente stessa, assopita dall'ipnosi necessitante della ripetizione, non vede percorso che non sia quello giý tracciato dal proprio passato.
E il presente resta sospeso al ricordo: vivrÚ finchÈ qualcuno mi prepari da mangiare, da dormire, di che svagarmi, di che lavorare. Senza che questa certezza non si verifichi per sempre io non vivrÚ per sempre. Anzi, la sola incertezza giý mi trascina verso il disordine, verso la morte. Al mondo non c'Ë altro se non c'Ë questo.
video
REAL GAME ONE
NEVER DRINK BEFORE BULLETS FLYING
(Bologna, 1998)
- VHS pal - 4'

Š la trama tipica del giallo dove il colpevole sfugge alla connotazione di individui. C'Ë una voce che dice aiuto ma Ë una voce scritta. C'Ë un uomo, un poliziotto, che cerca a casaccio, un po' come una palla che rimbalza in un videogame. La veritý, vale a dire la soluzione, si dý, forse, per caso. Come se nella ricerca si dovesse tener conto dell'intero universo. La mente dell'uomo poliziotto si divaga senza emozioni perchÈ tutto Ë affidato non alla ricerca ma al fatto che la ricerca lo incontri. Il videogame Ë una rincorsa con intoppi, la classica rincorsa del quotidiano breve, quello di: tra un minuto. E il videogame termina col nome di un nuovo intoppo o forse di una soluzione inaspettata.
video
SATORI DRAMA (Bologna, Luglio 1998)
CD audio - 10'

In una romantica oasi stile belle epoque, con pochi elementi scenici atti a connotarla (elementi, del resto, comuni a tutte le oasi) un uomo e una donna parlano per qualche istante del loro passato che per certi versi Ë simile o quanto meno sembra tale. Il dialogo inizia dal ritrovamento di alcune ossa sotto la sabbia e da quelle ossa prende spunto per riandare, entrambi e solo per qualche istante, a certi ricordi insignificanti ma significativi dei rapporti dei due personaggi coi rispettivi genitori.
Si snoda poi, ma sempre in superficie, sul canone della credenza nel soprannaturale e infine si incentra sull'esperienza Zen che uno dei due personaggi ha avuto, nella descrizione particolareggiata di un Satori e di come il personaggio narrante ha reagito a quell'esperienza. La conclusione sfuma in un rapporto pi˜ saldo tra i due personaggi, dovuto, probabilmente, alla condivisione verbale del Satori.

Osservazione sul testo
Il dialogo tra i due personaggi, per una rimasterizzazione al computer, Ë totalmente privo di pause. CiÚ che si ottiene Ë un dialogo-monologo sincronico che mette in evidenza tutta l'epifania verbale come proveniente direttamente non dalle corde vocali ma dalle aree del cervello deputate a gestire le corde vocali stesse. L'effetto Ë straniante e polifonico. Sembra che pi˜ voci, e non solo due, partecipino alle domande e alle risposte. E sembra che queste voci si dipanino in un coro senza voce solista. L'enfasi Ë abolita nonostante certe impennate di interpretazione perchÈ tutto ricade, implode, senza mai uscire verso quell'esterno dove necessariamente il disordine Ë destinato a prevalere. Allora il testo assume la valenza di un'introiezione antipsicologista dove prevale da un lato il principio antropico, dall'altro il contesto che quel medesimo principio evoca nel suo farsi percepire.
English version
1998, TRAGEDIA VEGETALE
VHS pal - 6' 30"

Anxiety of the everyday is sublimated in daily chores. Repetition, necessary for existence, becomes enormous until it takes on a role that displaces everything else. The role of the character handling a few potatoes while he is watching TV is that of waiting. He waits for another character, his wife, to complete her role in the kitchen. During this wait, and up to the final crisis, every other thought, every object is transformed in the focus of that one preoccupation, of that predominant daily wait. The whole video accelerates towards the redefinition of its own role, the everyday becoming necessary reality, the surrounding reality emptying of meaning, because what counts in life, the character seems to tell us, is a continuous cadence, devoid of breaks, where time, individual and objective, is marked by great physiological rhythms. There is no void all around, because those rhythms fill everyone of its crevices. And there is no way out because not only physiology does not allow it, but the mind itself, nodding off in the necessary hypnosis of repetition, cannot see a path other than the one already marked by its past.

And the present remains suspended in memory: I will live as long as someone makes me a meal, a bed, gives me diversion, work. Unless this certainty is there forever, I will not live forever. Actually the uncertainty itself already drags me towards chaos, towards death. This is all there is in the world.
English version
1998, REAL GAME ONE
NEVER DRINK BEFORE BULLETS FLYING
VHS pal ‚ 4'

This is a typical mystery plot, where the culprit avoids being recognized by people. There is a voice saying help, but it is a written voice. There is a man, a policeman, searching at random, alittle like a ball bouncing in a videogame. The truth, that is, the solution, is given, maybe, by chance. As if in the search one should consider the whole universe. The mind of the policeman wanders without emotions because everything is trusted not to the search, but to the fact that the search meets it. The video game is a head start with catches, the typical head start of the short everyday, the one like: in a minute. And the video game ends with the name of a new catch, or maybe of an unexpected solution.



Cori Canori (still da video)


Cori Canori (still da video)


Tragedia Vegetale (still da video)

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kYROS
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