CHIAMATA ALLE ARTI - Work in progress 1

locandina 2015-8 marzo
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Otto Marzo Chiamata alle Arti


Fragili Guerriere è il movimento poetico-artistico, da me fondato con Rosaria Lo Russo nel 2010, che indaga le varie espressioni dell' arte delle donne, dalla poesia all'arte visiva, dal teatro alla musica: l'obiettivo è valorizzare e promuovere le diverse forme d' arte e le artiste, con mostre, convegni, concerti e spettacoli.
All'appello di Fragili Guerriere - Chiamata alle Arti, hanno aderito artiste diverse tra loro per tecnica e per tematiche, con opere di pittura, fotografia e installazioni, che hanno in comune la poetica del linguaggio e dell' immaginario femminile, l'ironia, il coraggio e la volontà di preservare la memoria testimoniando il presente.
La prima e più importante mostra internazionale di donne artiste è stata quella curata da Lea Vergine nel 1980/81 “L'altra metà dell' Avanguardia”, pietra miliare dei gender studies che si occupano dell' arte delle donne: nel tempo sono cresciute sia le artiste che la loro arte, come si è visto nella recente Biennale di Venezia, dimostrando che il ruolo svolto dalle donne in campo artistico è stato quello di sovvertire l' ordine precostituito dell' arte.
In questa mostra, le artiste si muovono tra illusione e realtà come la Psiche di Marina Burani ( il mondo interiore femminile e le sue ossessioni) e Le Cafè of Changing of the Guards di Daniela Monica ( il cambiamento nell'incontro di identità differenti).
Parlano di storia: la Zarina di Francesca Mattioli (da Ladyshurt, la sua galleria di ritratti di donne famose, deboli o temerarie) e di memoria: le Case della Vita di Margherita Braga (quasi una inevitabilmente delusa ricerca dell' ordine come antidoto nel marasma del mondo anche interiore) e i due Vestitini nell' “armadio” di Franca Rovigatti (l'infanzia: il vestito della festa, rosso, felice, eccitato e la camicina bianca con tracce di sangue come ferite di guerra di un bambino coraggioso).
Sono ironiche (Sono commossa di essere qui, se lo siete anche voi prendete un fazzoletto (installazione con performance dal vivo di Lorenza Franzoni); spaziano tra artigianato che diventa arte (l'Uncinetto Guerriero di Patrizia Bonini (un'armatura da samurai fatta all'uncinetto) e le Siluhettes, fragili creature di carta di Cristiana Valentini (che firma anche il logo della mostra) e arte che diventa moda: A Pelle di Manuela Corti, collaborazione tra l' artista e la stilista Carlotta Actis Barone (parole scritte su una tutina trasparente come sulla pelle, dalla mente al corpo come appartenenza tribale).
Daniela Rossi    

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